Podere Sapaio a Palazzo Strozzi per American Art 1961-2001

Podere Sapaio a Palazzo Strozzi per American Art 1961-2001

Vino e arte, un binomio dal legame profondo, oggi una partnership importantissima per il nostro Paese.

“Il vino non è fine a se stesso, il vino è arte” e per questo il suo è un legame profondo con le arti, tutte. Una chiave di lettura identitaria nelle sue diverse forme, uno stimolo, un linguaggio “altro”, che ha saputo raccontare la filosofia eco-techno-zen di Podere Sapaio.
Dal nostro logo, omaggio all’artista J. M. Basquiat, ai progetti di video-arte e fotografia, fino alle preziose collaborazioni con importanti realtà del panorama artistico internazionale come Palazzo Strozzi, che siamo orgogliosi di avere qui, nella nostra Firenze.

Proprio a Palazzo Strozzi siamo stati recentemente per la nuova esposizione American Art 1961-2001 inaugurata il 28 maggio e con piacere vi raccontiamo la nostra visita.
Eravamo preparati ad ammirare qualcosa di grande, così è stato. Nella presentazione spiccavano nomi quali Andy Warhol, Mark Rothko, Bruce Nauman, Barbara Kruger, solo per citarne alcuni. Come non essere curiosi e affascinati dalla proposta, soprattutto visto il forte legame che unisce Podere Sapaio con gli USA.

Possiamo dire che American Art 1961-2001 è una grande celebrazione dell’arte moderna degli Stati Uniti d’America.

Attraverso oltre 80 opere di 55 artisti, sono state affrontate tematiche sociali controverse e testimoniato, con linguaggi e approcci diversi, i cambiamenti, le lotte e le politiche di genere, che hanno segnato un’epoca così importante, aprendo le porte alla successiva. Un percorso che inizia negli anni ’60 con il linguaggio POP di Andy Wharol, figura centrale della mostra, per concludersi con le più recenti ricerche degli anni ’90 e 2000, e con artisti quali Kara Walker e Cindy Sherman|.

Opere iconiche, altre meno conosciute, per un allestimento che non vuol essere un semplice insieme di tematiche fra loro slegate, ma una narrazione dotata di senso continuo, per ripercorrere 40 anni di storia americana da un punto di vista non ufficiale, spesso crudo, più veritiero.

Arte che testimonia, arte che denuncia, arte che inquieta.

Direttamente dal Walker Art Center di Minneapolis e a Firenze fino al 29 agosto, possiamo dire che questa esposizione sancisce finalmente la ripartenza della cultura “in presenza” qui in Toscana e lo fa egregiamente.

Per tutti voi che avete in programma un tour della Toscana o un veloce weekend di cultura ed enogastronomia, il nostro consiglio è di non perderla.

A concludere il tour, ovviamente un buon bicchiere di Sapaio…o di Volpolo!

Che ne dite?

 

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